Domanda:
Cosa abbiamo chiuso fuori dalle porte blindate delle nostre case?
?
2010-02-07 10:37:43 UTC
E si,la porta blindata che molti trovano normale sia lì,le serrature antiscasso tipo cassaforte sono una invenzione recente....prima se ne aveva poco bisogno,nella spirale di paura e sospetto che ci ha coinvolti,cosa di noi stessi in realtà abbiamo lasciato fuori da quella porta?
Otto risposte:
Danila C
2010-02-07 11:27:14 UTC
Forse,caro Corto,abbiamo lasciato fuori la speranza in un mondo migliore,più umano,più aperto,più tollerante.Abbiamo lasciato fuori di quella porta la curiosità di esplorare e capire ciò che non siamo,ma che forse saremmo potuti diventare.Abbiamo lasciato il coraggio di metterci in gioco,di rischiare,di cadere e di ripartire.In nome di che cosa?Delle nostra paura di essere veramente liberi.La libertà non è chiudersi nella prigione dei propri limiti,ma avere la voglia e la forza di superarli,di crescere,di andare oltre.Per noi stessi.Ma anche per gli altri.
anonymous
2010-02-07 20:19:46 UTC
Gli altri sono l' inferno

Molti la pensano come Sartre, al quale la frase è attribuita.

I rapporti interpersonali oggi sembrano segnati da sospetti, paure, sfiducia.

Gli uomini desiderano amore, tenerezza, gentilezza, ma si rapportano con gli altri con durezza, aggressività, violenza.

Specialmente oggi in cui sembra affermarsi la psicosi del pericolo e dell’insicurezza.

Non si tratta di cataclismi, e neppure di guerre, terrorismo, ma dei semplici rapporti quotidiani.

Sembra che nessuno possa fidarsi dell’altro, e i rapporti interpersonali sembrano fatalmente segnati da sospetti e sfiducia.

Tutti contro tutti, e se non sono "contro", almeno lontani, a distanza di sicurezza,una volta bastava la polizia; oggi si dice che deve intervenire l’esercito.

Una volta gli appartamenti erano difesi da una comune porta, oggi da porte blindate; bastava la chiave per chiudere la casa, oggi bisogna inserire l’allarme.

Oggi è legittimo installare delle video-camere nei condomini per difendersi dai teppisti, e da tutti quelli che per noia o per gioco si divertono a danneggiare o insozzare gli spazi pubblici.

Non sono gesti straordinari, ma gesti che entrano in modo distruttivo nella vita di ogni giorno, e che hanno il potere di rendere la vita insicura e di trasformare le relazioni umane in relazioni dominate dalla diffidenza.

Non si chiede di far rivivere le "belle maniere" e il "bon ton", o di ripescare il galateo; ma più semplicemente di uscire dalla giungla e ritrovare il tessuto umano.
smile dive
2010-02-08 05:29:12 UTC
non ho la porta blindata, e neanche i ferri alle finestre. da ragazzina usavo il balcone della cucina per svignarmela o per rientrare di nascosto.

certo è che ora, si tengono ben chiuse porte e finestre.

sono i condomini ad aver paura, hanno messo cancelli ovunque, anche per scendere in cantina.

io temo il mio prossimo nella vita quotidiana, gli individui apparentemente normali.

temo le mosse dei nostri polici, dell'odio che stanno portando alla luce, ho paura di non lavorare.

e contro questi timori, non c'è porta blindata che tenga.
anonymous
2010-02-08 00:07:31 UTC
Io non la chiudo mai... chiudo la cantina che ho attrezzato a studio-laboratorio perché se mi portano via i computers sono fregato. Corto... la maggioranza delle persone sono sensibili al richiamo per le allodole... è sempre stato così e sempre lo sarà o almeno passeranno secoli prima che le coscienze si evolvano dall'istinto della paura. Personalmente credo che bisogna lavorare sulle giovani generazioni, sui bambini... non sugli adulti. Ma lavorare sui bambini non è facile e occorre tempo che non ti concederanno mai
anonymous
2010-02-07 22:49:37 UTC
abbiamo lasciato fuori la nostra libertá ora siamo schiavi della paura.
anonymous
2010-02-07 21:54:32 UTC
Fuori credo che stiamo lasciando un'idea organica di società. All'uomo "animale sociale" si sta sostituendo l'idea hobbesiana dell'homo hominis lupus, che forse Hobbes stesso è riuscito a cogliere in una fase seminale dell'Occidente capitalistico. E' un ritorno alla concezione di strada contrapposta alla cittadella, al castello, che era comune nel medioevo feudale. Non ricordo più quale storico (forse Duby o Bloch) ebbe a dire con una felice espressione che nel medioevo, quando la processione svoltava l'angolo e scompariva, sulla strada tornavano i lupi. Vale a dire che quando la strada esauriva la sua funzione di passerella del potere ritornava ad essere la terra di nessuno, il regno del caos. Mentre i signori e gli abati, con le loro corti, ritornavano a rinchiudersi nel castello o nel monastero fortificato.



Un'idea che sembra ancora lontana in molte città italiane, dove la pressione demografica e l'eterogeneità sociale non è ancora così esplosiva come nelle postatomiche megalopoli oltreoceano a Caracas, San Paolo o Los Angeles, con i loro quartieri ricchi che ad una certa ora si blindano e inalberano vigilantes come altrettante vedette, reduci dalle mura dell'antica Antiochia. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. Dai uno sguardo qui:



http://www.tmcrew.org/csa/l38/wwi/cittafortezza.htm



Un cambiamento lo noto pure io in una città di provincia di circa 100.000 abitanti. Quando ero ragazzino esistevano ancora quelle anziane signore che abitavano i fondaci delle vecchie case della città vecchia, e me le vedo ancora sedute sulla soglia di casa (rigorosamente spalancata) a guardare il passeggio. Da molti anni sono scomparse e sopravvivono forse soltanto in sparuti paeselli montani da patrimonio Unesco o fondo FAI. Al piano terra oggi non vuole più vivere nessuno (e non c'è da dargli torto) e anche ai piani alti c'è il tutto blindato. Assieme alle foche monache dovremmo anche impegnarci a salvare le mansuete e serene vecchine di un tempo, depositarie della memoria collettiva. Anche loro un patrimonio dell'umanità.



http://2.bp.blogspot.com/_SqhhJb_P3Kk/SiXpDXo91VI/AAAAAAAAHeI/bi71CZDK3A8/s400/4.jpg
tanietta
2010-02-07 19:36:04 UTC
la delinquenza, il buio, il freddo.....

e dentro abbiamo lasciato tutte le nostre paure.

li fuori c'è tutto quello che ci terrorizza....la nostra casa è una barriera contro il male...

ma non sempre possiamo proteggerci.
better ρѕу¢нσραтн than idiot
2010-02-07 19:06:30 UTC
Ah ah ah!

Se vedessi la porta di casa mia... Fatiscente!

Io non ho paura, perchè male non ne ho fatto e non ne faccio.

Viviamo nell'era della paura. Una paura abilmente indotta da chi ci ha vinto sopra le maledettissime ultime elezioni.


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