2012-08-10 11:35:52 UTC
Immediatamente la Dea mi ha risposto " Cos'è sei invidioso forse? Guarda che posso trovare qualcosa da far fare pure a te mentre io mi rilasso se vuoi Giancarlo..."
Io nella mia mente caddì ai suoi piedi e dissi " Tutto ciò che comandi padrona". La Dea cominciò allora a ridere di gusto e mi disse di avvicinarmi a Lei. Mi disse che come prima cosa avrei dovuto baciarle i piedi ma che il posto non era adatto. Perciò io la condussi alla mansarda che usiamo come archivio e la pregai di usarmi a suo piacimento. Con mia estrema gioia le mi disse di prostrarmi e di venerarla, cosa che io feci subito. Poi mi ordinò di toglierle le scarpe che le stavano tormentando i piedi e di leccarglieli. Inutile precisare che obbedì nuovamente e con entusiasmo. Mi disse allora la Dea : " Da ora in poi sei il mio cagnolino e dovrai fare tutto quello che voglio". Prese in mano una delle sue scarpe il cui odore mi sembrò indispensabile come l'ossigeno e la lanciò intimandomi di andare a riprenderla. Seguirono alcuni minuti di ordini impartiti dalla mia Padrona e poi tornammo al mio studio, io avido di passare altro tempo con Lei che nel frattempo sorrideva e mi diceva di baciarle le mani. Così come era iniziato il sogno svanì. Secondo voi qual è il problema?