Purtroppo è verissimo ciò che dici. Non sempre una persona viene capita nella sua purezza d'animo e nelle sue vere intenzioni, cosicché la gente, in generale, sovente, pensa che l'atto di gentilezza sia, in realtà: o la 'stupidità', nel senso di ingenuità e di stoltezza (e lì la persona 'gentile' viene ostacolata fortemente da un nemico fortissimo: il pregiudizio) oppure che sia come dici tu, 'ipocrisia', altra formazione caratteriale di una persona, scaturita spesso 'malamente' dal pensiero della gente. Argomenti purtroppo tristi e attuali: viene molta malinconica compassione, personalmente, verso le persone gentili, la cui gentilezza viene spesso scambiata per altre cose (capita a tutti ciò, a me, agli altri, al mondo intero... non ci si può fare niente, a meno che, citando il prof. R. F. Pausch, 'cambiare aria'; cfr Quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore").
Concludendo, data l'atmosfera non troppo allegra, ti allego la bellissima e poetica scena finale di "Ultimo Domicilio Conosciuto" di Jose' Giovanni, con Lino Ventura, in cui viene citata una famosa frase di Eminescu che già avevo avuto modo di pronunciare: http://www.youtube.com/watch?v=LmtuuIW8ZpU
Poi guardarla tranquillamente perch* non c'è spoiler con la trama poliziesca.
Un caro saluto.