Sono quasi totalmente d'accordo con te. E totalmente per quanto riguarda il professore.
Per il resto, si dice che l'abito non faccia il monaco, e questo è vero; ma riguarda solo la "sfera interiore" di una persona. Dalle mie parti si dice (detti d'altri tempi, d'accordo, ma un po' di verità c'è), "Mangia a gusto tuo, e vèstiti a gusto degli altri"; è un po' una forzatura per dire che un po' come ti vesti conta.
Non mi riferisco alle idiozie (ti droghi, sei gay... -questa poi è bella... metti t-shirt rosa attillate? :-) ), ma diciamo che il vivere in società comporta una interazione con gli altri, e l'abbigliamento è (volenti o nolenti) una forma di comunicazione. Per esempio, quelli che non escono se non sono griffati dalla testa ai piedi, comunicano insicurezza, bisogno di omologazione, e una certa superficialità, oltre al fatto che sono condizionati da certi stereotipi...
Un minimo di stile non vuol dire conformarsi, vuol dire comunicare di avere stile... semplicemente (senza offesa, e nulla di personale, chiaro?)