beh le risposte un pochino già ce le hai.
meno laureati, un tempo si laureava chi era veramente in grado, oggi si laureano anche cani e porci, col risultato che chi vale davvero viene messo allo stesso piano di chi ci mette 10 anni per prendere una triennale. vedi tu...ci si laurea tutti per cui alla fine è come se non si laureasse nessuno.
sempre sulla stessa falsa riga, si può tirare fuori il discorso a livello lavorativo, chi vuole fare sacrifici, chi vuole veramente lavorare, senza badare in primo luogo a quanto si guadagna a e quanto ammontano le ferie, viene svalutato da chi simili sacrifici non ne vuole fare perchè convinto che i semplici titoli bastino ad avere un lavoro ben pagato e poco faticoso.
così molte aziende, scottate da esperienze con chi non ha voglia di fare nulla, o assumono, con contratti che definirli precari è un complimento, o non assumono del tutto, optando sempre più spesso sugli appartenenti alla vecchia scuola, quelli pre riforma universitaria, quelli che facevano parte della generazione in cui c'era ancora chi si fermava al diploma.
l'università è diventata troppo accessibile a tutti, troppo alla portata di tutti, in molti si rendono conto dopo che questo non è vero (e non è neanche un crimine non essere portati per l'università) e nonostante ciò perseverano a continuare qualcosa per cui non sono portati, ripetendo esami, stando anni sui libri, e chi più ne ha più ne metta.
tutto questo, questo lassismo di gente che sarebbe meglio facesse altro, ruba lavoro ed energie a chi può veramente fare qualcosa, parassita su gente che si fa veramente il mazzo così per raggiungere uno scopo.
e ci sono laureati meritevoli di tutto e anche di più, che si ritrovano a fare gli operai, per colpa di esseri inutili che laureati hanno fregato loro il posto, e una volta assunti, passano le loro giornate alla macchina del caffè aziendale.
ti sembra giusto questo?
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pensa, settimana scorsa si è laureata mia cugina, con 100...e l'hanno festeggiata a dovere.
fin qui non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che ci ha messo 6 anni per una laurea che ne richiedeva 3...
inutile dire che ho ignorato la cosa, io che non sono andata all'università per vari motivi, tra cui quelli da me citati (ero scoraggiata sulle possibilità future e non mi sono mai buttata) ti assicuro che l'unica cosa che posso augurare a mia cugina, è una vita da cameriera, perchè in fin dei conti le sue capacità mentali non vanno oltre quello.