Domanda:
Che cosa non viene insegnato a scuola che sul mondo del lavoro ritenete indispensabile?
SDV
2011-06-10 07:02:14 UTC
A scuola vengono insegnate molte materie che sono sicuramente indispensabili per il futuro dei ragazzi, ma il metodo con cui vengono insegnate, rappresenta sul serio il modo migliore per il futuro dei ragazzi?
Rappresenta davvero il metodo migliore per assicurare il successo nel mondo del lavoro o perlomeno la capacità di capirne i meccanismi?
Che cosa introdurreste come corsi alternativi o magari opzionali nelle scuole superiori?
40 risposte:
jackie
2011-06-10 07:24:14 UTC
Da quello che osservo io tutti i giorni.....non è questione di metodi di insegnamento.....

1) gli insegnanti sono sempre più demotivati, ignoranti e/o fannulloni: ce ne sono alcuni che in classe non ci sono praticamente mai, altri che consentono agli alunni di giocare a carte o di ascoltare musica etc....mentre loro lavorano al computer o leggono il giornale

2) i ragazzi non studiano perchè tanto il livello ormai è così basso che si diplomeranno anche se in V scriveranno il verbo avere senza l'acca

3) la scuola e gli insegnanti hanno perso di autorità...il brutto voto o il compito in classe non fa più paura a nessuno perchè i ragazzi avvertono che i professori ormai sono dei poveracci con un misero stipendio che non contano nulla nella società; inoltre le famiglie non sono più severe come una volta....anzi, se vedono che il figlio ha preso un 2 è possibile che ti denuncino....

4) Le scuole pubbliche sono come aziende: funzionano se fanno numeri....e bocciare non conviene a nessun Dirigente scolastico.....per non parlare delle campagne acquisti chiamate orientamento...e la corsa all'handicappato per formare le classi!

5) non si insegnano più le NOZIONI...il film sostituisce la lezione di storia...e via dicendo

6) c'è la convinzione diffusa che la scuola e lo studio non servano a nulla nella vita e che la carriera si faccia su altre basi



.......parlo delle scuole superiori professionali dove insegno..le cosiddette scuole di serie B.....



se non arriverà un governo e un Ministro a rivalutare il ruolo della scuola e se la cultura in questo paese non cambia.....siamo messi veramente male!!!!
Stefy
2011-06-10 07:18:03 UTC
Mio figlio fa operatore turistico e gli hanno insegnato anche qualche cosa di pratico es come compilare un assegno, come fare un bonifico o come avviene un check in

Questa idea mi è piaciuta

Adesso si studia di piu' in modo nozionistico un po' di tutto un tempo era piu' approfondito lo studio di alcune materie



Non finalizzato al mondo del lavoro Introdurrei :



L'inglese pratico, come seconda lingua ...mi sembra che in Italia sia molto indietro rispetto ad altri paesi



Seriamente educazione sessuale onde evitare 12enni incinte come è successo nella scuola di mia figlia



Educazione alimentare ci sono troppi ragazzi obesi
Mile
2011-06-10 08:08:00 UTC
Anche io insegno in un Istituto Professionale, ma ho insegnato anche al Tecnico e, diversi anni fa, al Liceo Linguistico...di anno in anno si vede come la Scuola offra sempre meno ai ragazzi, non perchè sia misero il POF (Piano Offerta Formativa), ma perchè si impoveriscono i Programmi, si abbassano gli obiettivi e ci sono docenti che si comportano esattamente come ben descritto da jackie...Ieri ho hatto una sostituzione in una classe non mia e volevo far loro vedere un film...siamo andati nell'aula video e lì abbiamo trovato tre classi, due delle quali senza insegnante, che stavano guardando un film tra l'horror e l'hard...il Prof presente commentava amenamente con gli alunni, ridendo alle battute deficienti dette nel "filmucolo"...Neanche io, forse, ho risposto alla tua domanda, ma, come jackie, mi sono sfogata, perchè non ne posso più di vedere la Scuola Italiana andare in rovina.











CIAO.
2011-06-10 07:10:23 UTC
Non viene insegnato a guardarsi le spalle, nel mondo del lavoro c'è molta invidia e molta ipocrisia.
Passer@ Scopaiol@
2011-06-10 09:41:10 UTC
Quotone a Jackie e complimenti per la belllissima risposta.



Non viene insegnato nulla di pratico. Io poi ho fatto il liceo classico quindi figurati... pratica zero.

Non viene insegnato, a scuola come all'università una cosa che per me è fondamentale... produrre.

Allo studente italiano non è richiesto di produrre niente.

Lo studio e l'apprendimento si basano solo sullo studio passivo di nozioni, ben lungi dal metterle in pratica. non si fanno lavori pratici, non si richiede uno studio attivo, non si richiede di produrre qualcosa con quello che hai studiato.

Devi solo imparare pagine su pagine, tomi su tomi e ripeterli all'insegnante.

Questo a scuola come all'università.

Io mi laureo in economia e non mi hanno mai fatto vedere com'è fatto un assegno bancario, o un MAV o un giroconto. Ho avuto 30 all'esame di bilancio ma se mi chiedessero di redigerne uno non saprei neanche da dove cominciare.



Ritengo indispensabile studiare tre materie che venogno completamente tralasciate a chi intraprende studi umanistici: economia&finanza, diritto, ed educazione civica.

Questo porta pochissima cultura nelle tre cose che ho detto, e che producono un sacco di disastri una volta sul lavoro.

Tutti fanno un mutuo, e tutti si trovano nella propria vita a fare i conti con un investimento: essere almeno in grado di capire di cosa si sta parlando senza affidarsi al bancario di turno eviterebbe molte STRAGI nel vero senso della parola.

Tutti hanno a che fare col diritto, che tra l'altro... "non ammette ignoranza", ma se nessuno lo conosce...?

E l'ed.civica è fondamentale per tutto.
2011-06-10 07:46:03 UTC
Per andare a lavorare ci vuole quasi sempre la patente.

Non ti insegnano a guidare la macchina.

Certo questo è un insegnamento pratico e prima di introdurlo bisognerebbe chiedersi se la scuola dell'obbligo deva sobbarcarsi anche questo onere...

A parte questo fatto, io penso che la cosa che manca di più sia l'EDUCAZIONE CIVICA, altrimenti non si può spiegare quel degrado politico e morale di un intero popolo che si poteva notare già negli anni 1980.
2011-06-10 07:22:39 UTC
Arrivare all'eccellenza significa avere scuole d'eccellenza



In Germania esiste la Pforta Schule (scuola secondaria quindi pre-università)



E' una scuola superiore nata nel 1543 e che ha formato menti brillanti come Nietzsche, Fichte



Forse in Germania sono abituati un po' più che dai noi alla meritocrazia visto che la Pforta è una scuola d'eccellenza e con tradizione



Almeno non succede come per il Presidente di Tim Brazil che ha detto che Napoleone ha vinto a Waterlooo...Mi verrebbe quasi da dire:



Se Napoleone avesse vinto a Waterloo, di sicuro lo avrebbe fatto perchè ha avuto un sms da Belen Rodriguez.



Una persona che raggiunge simili livelli non dovrebbe cadere su una buccia di banana simile...Se questo è il successo, dopo non meravigliamoci che aziende come TIM facciano operazioni commerciali da suicidio!



Ciao!!
Ross
2011-06-10 08:29:56 UTC
Viene trascurata la parte più importante, quella relativa alle dinamiche (ben teorizzate) che permettono la giusta integrazione e scalata sul posto di lavoro. Senza considerare il fatto che nell'attuale sistema scolastico non viene per nulla preso in considerazione l'individuo in sè, lo si svilisce rendendolo nient'altro che una macchina per assumere nozioni. Chi entrerà nel mondo del lavoro, ma questo discorso è valido anche per la vita di tutti i giorni, è una persona innanzitutto dotata di un proprio mondo interiore che influenza profondamente l'approccio con gli altri. Perchè non integrare dei corsi che facciano molta leva sulla conoscenza di sè stessi?
Mastro Geppetto
2011-06-10 15:01:32 UTC
Insegnerei come si fa carriera a gomitate, a fare relazioni tecnico economiche dove si dimostra tutto e il contrario di tutto e soprattutto che fare i tecnici è il gradino più basso dove si viene collocati in Italia. Tecnici, sottolineo, non operai o manovali. Tecnici, quelli che sanno sviluppare a zero anni '70 un servomeccanismo per stabilizzare un treno superveloce oquelli che sanno sviluppare a fine anni '80 il laser per trasmissione dati ultraveloce in fibra ottica lasciando di sasso giapponesi e americani in un convegno a Milano.

Insegnerei loro come si gestisce poi una azienda e come si forma un team di persone ciascuna con un proprio compito per portare un prodotto concreto e vendibile alla sua produzione e all'accettazione da parte del mercato, dagli ortaggi al laser per uso scientifico.

Ne faremmo degli emigranti contenti di lasciare questa nazione di individui seri e infelici.
mr magoo
2011-06-11 07:39:38 UTC
Non viene insegnato l' amore per il lavoro in proprio.

Non viene insegnato ad imprendere.

Non viene insegnato a puntare su se stessi.



D' altronde esseri che hanno studiato per 30 anni e a volte anche più, che come scopo finale della loro esperienza di studio, non sono riusciti a fare altro che accontentarsi di 1000 Euro al mese per l' insegnamento, come possono insegnare ai ragazzi qualcosa di diverso dal parassitismo o della vita da stipendiati senza ambizioni?



Mr. Magoo !
Francois
2011-06-13 11:57:13 UTC
Ricordo molto bene che al termine dell'università in Economia mi sono trovato a fare un "salto nel vuoto" che mi ha catapultato nel mondo del lavoro senza che ne avessi la benchè minima cognizione.

Per questo motivo mi piacerebbe che nelle scuole superiori, a seconda dell'indirizzo, ci fossero dei professionisti, presi in prestito dal mondo del lavoro, che con semplicità spiegassero ai ragazzi gli aspetti più importanti della vita lavorativa.



Negli istituti Tecnici Professionali, ad esempio, mostrerei attraverso Slide e Case History (esempi specifici) la vita che migliaia di persone svolgono tutti i giorni nelle aziende:



- il proprio inserimento in un organigramma aziendale (che implica un rispetto dei ruoli e delle

competenze di ciascuno)



- la necessità di lavorare in Team (che valorizza le singole capacità per un unico obiettivo)



..e tanto altro ancora.



In altre parole mi piacerebbe offrire ai ragazzi un anteprima di quello che potrebbero vivere tutti i giorni come dipendenti pubblici o privati o anche come liberi professionisti, per evitare loro bruschi passaggi e traumi post-scolastici anche molto dolorosi



Francesco
2011-06-10 07:26:05 UTC
Penso che, anche se forse non è solamente compito della scuola, agli studenti non venga offerta in modo sistematico la possibilità di apprendere il "lavoro di squadra". Non voglio dire che queste occasioni non ci siano(assemblee di classe, giornali scolastici, annuari...) ma molto spesso non sono ben organizzate, i docenti "responsabili" se ne fregano o pontificano dall'alto senza trasmettere nulla di costruttivo.

Al liceo partecipavo a varie attività(diventai direttore del mio annuario per il merito di aver introdotto, perdonate l'immodestia, alcune piccole innovazioni) e pochi erano gli insegnanti in grado di gestire queste attività in modo realmente costruttivo.
Markest007
2011-06-14 08:01:19 UTC
D' accordo con Stefy ·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·कर्म
2011-06-14 06:11:09 UTC
dovrebbero insegnare, ANCHE .. come pararsi il ****..

Pechè nella vita non ottieni il massimo solo grazie alle competenze organizzative o capacità personali..
ilQuaglio 32
2011-06-13 10:46:06 UTC
non ti insegnano a fare le cose bene e velocemente! è questo che ti rende un buon lavoratore. essere sveglio, capire alla svelta, lavorare bene, senza lamentarsi, senza creare problemi.



certo che anche i giovani di oggi, gli mettono due verifiche lo stesso giorno si lamentano, i stanno a casa, e rompono i ********. poi quando andranno a lavorare 8-10 ore al giorno tutti i giorni non si impegnano e vengono licenziati. grazie al *****
Geo
2011-06-10 19:56:41 UTC
Gestirsi nel mondo del lavoro significa misurarsi col denaro.

A scuola dovrebbero pagarti per ogni giorno passato sui banchi.
marittimo
2011-06-10 15:40:25 UTC
Tra le tante cose, assolutamente l'inglese.

Gli italiani sono molto svantaggiati all'estero in quanto non hanno competenze sufficienti nella lingua internazionale. Le ore spesso non sono molte e il sistema è sbagliato. La materia deve essere portata a un livello di importanza elevato (della serie che per avanzare negli anni scolastici l'allunno debba essere considerato almeno sufficiente nella materia) e aumentate le ore. L'inglese dovrebbe essere introdotto anche nelle materie di indirizzo di tutte le scuole. Oltre a questo servono iniziative, incentivi, una selezione accurata dei docenti di questa materia che non la devono solo saper spiegare, ma anche far piacere (cosa importantissima, perchè se la materia piace tutto diventa più facile e si raggiungono grandi obiettivi).

La scuola ha bisogno di una grossa rivoluzione.... deve essere portata veramente a livelli europei per poter dare una valida conoscenza e competenza tecnica al diplomato.

In Italia servono scuole in grado di dare con il titolo finale una grossa impronta, una competenza in uno specifico settore, oltre che far accedere all'università e far partecipare a determinati concorsi.

La scuola che ho fatto io (prima di essere riformata e completamente distrutta), il Tecnico Nautico ne è stato un esempio.... aveva le sue pecche, ma insegnava le basi per cominciare un mestiere....

Oltre a questo bisogna fare il numero chiuso in TUTTE le università a seconda della richiesta sul mercato del lavoro.... questo ridurebbe la disoccupazione di un bel po'.

Tornando alle superiori, bisogna rilanciare la cultura. Un diplomato deve essere in grado a prescindere dalla scuola, di parlare e scrivere efficacemente in italiano e in inglese, deve essere in possesso di una mentalità che gli permetta di lavorare e integrarsi nella vita adulta sia in italia che all'estero. Ogni scuola dovrebbe educare, non solo insegnare ( la differenza c'è tra i due termini )....

Prima di cominciare le superiori dovrebbero essere obbligatori per legge dei test scritti e orali (non interrogazioni, ma domande sulle aspettative future, sui propri sogni, domande psico attitudinali e motivazionali ) che portino a dare una mano all'allievo su quale scuola superiore scegliere. Anche questo aspetto è molto importante.... molte volte gli allunni sono influenzati dai genitori e dagli amici nella scelta delle superiori, portandolo a una vita scolastica fatta per inerzia.....

Le ore di Religione andrebbero spostate di pomeriggio e rese facoltative, per dare più ore alle materie di indirizzo...

Insomma, ho dato la mia opinione dando dei suggerimenti "sparsi" sulle cose che andrebbero migliorate....



- aiuto valido all'allunno nella scelta della scuola

- valido potenziamento nell'insegnamento della lingua inglese. Oggi e soprattutto domani non saremo italiani, ma abitanti del mondo.

- dare una maggiore identità alle scuole in maniera da dare competenze in uno specifico settore al diplomato, oltre che dargli la possibilità di accedere a una università o a concorsi di lavoro

-Rendere le università a numero chiuso in funzione dei posti di lavoro disponibili per ridurre la disoccupazione.

- essere educatori, non solo insegnanti nelle scuole ( mi rivolgo ai docenti ).



Saluti,



Marittimo.
Remangura
2011-06-10 08:16:47 UTC
la scuola dovrebbe fare aprire gli occhi,a tutti/e,spiegandole il mondo reale,che sta fuori,e indirizzarli nello studio,in materie adeguate in grado poi sia per i diplomati,e laureati,che possano trovare: finiti gli studi..un lavoro,e non andare,ad ingrossare le file dei tanti diplomati/e laureati/e..a spasso.ciao
?
2011-06-10 07:46:46 UTC
ad usare la testa e cioè ad avere capacita di ragionamento e di raziocinio
2011-06-10 07:42:46 UTC
Imparare a pensare, ad esprimere un concetto proprio scritto e orale. Quindi come corso alternativo introdurrei un corso di dialettica, magari basata su fatti della societa' quotidiana. Cambierei il mondo in cui viene insegnata la storia: il nostro passato e' importante, non puo' essere una palla e delinea il nostro presente. E infine, insegnerei le lingue straniere in modo totalmente alternativo e moderno.
?
2011-06-10 07:07:32 UTC
corso di educazione civica , ce n' è davvero bisogno , visto che in tantissimi campi lavorativi manca e non poco , e un corso aggiuntivo , anche a chi già insegna ...di umiltà !!!! essere umili di fronte alla vita non è essere deboli , anzi la considero un a dote notevole ,e se nel mondo del lavoro ce ne fosse anche solo un pochino , già si farebbero grandi passi nell' umanità -

ciao Sabrì -
alfredo john
2011-06-14 07:38:30 UTC
No, assolutamente il metodo è oramai antiquato, il modello di scuola è in crisi. Io di mio sono contrario ai voti, ma in qualche modo bisogna pur fare. Comunque i programmi sono quello che sono, gli insegnanti sono stressati e malpagati e la scuola va a rotoli.Inoltre un metodo di studio efficace non viene insegnato, che è la prima cosa che bisognerebbe fare per ogni grado di scuola: elementari, medie e superiori.
2011-06-14 03:38:04 UTC
Cosa viene insegnato a livello teorico tanto.. il più è metterlo in opera , cosa che oggi non è possibile in quanto la pratica non te la fa fare nessuno o se hai questa occasione sei sottopagato e a livello di soddiafazione , torni a casa con il nervoso perchè non hai concluso niente..



Corsi alternativi? facciamo che per metà anno scolatisco i ragazzi vanno a fare stage formativi o corsi in ditte, cosache io ho fatto ma solo per 2 settimane e il risultato è che ora so fare le fotocopie in tutti i modi possibili, ma non sono molto soddisfatta di questo.

Ora lavoro in ufficio, e la gavetta fa piu che bene, ma la scuola non mi ha di certo aiutata per arrivare a fare quello che ora è il mio lavoro..( ho fatto ragioneria!!) I libri lasciamo a chi vuole continuare studiare; chi non vuole continuare ,ha il diritto di saper lavorare e non di ripetere a memoria i vari comma della costituzione che non ti portano da nessuna parte!!! senza contare la discriminizione verso le donne che non vengo assunte perche rimango incinte!!!



Non diamo la colpa hai ragazzi che non vogliono lavorare.. è anche la societa che non li vuole assumere in quanto è piu conveniente tenersi quelli che hanno , fare il lavoro di 4 persone con solo 2 dipendenti....

scuola lavoro governo... se non hai una spinta non vai da nessuna parte!!
2011-06-13 13:37:46 UTC
Politica o quanto meno più in generale di attualità!
2011-06-13 08:55:19 UTC
non viene insegnato k bisogna sudare x avere qualcosa
John
2011-06-12 23:02:44 UTC
Gentile Sabrina,

io introdurrei un Corso base delle emozioni; non è possibile che un ragazzo il quale esce dalla maturità non sia in grado di gestire un episodio di collera o non sappia far fronte ad una perdita affettiva:https://answersrip.com/question/index?qid=20080928012649AA2pOua



La psicologia scolastica sarebbe di grande aiuto ai giovani, proprio in funzione preventiva; bullismo, tossicodipendenza e quant’altro potrebbero essere anticipate prima del loro sorgere.



Il percorso scolastico non va inteso solo come indottrinamento per il futuro dei giovani, ma dovrebbe interessare anche la gestione delle emozioni, che rimangono spesso a livello infantile. Ecco l’esigenza di quell’ora di ABC emozionale; avrebbero in mano uno strumento molto utile per un episodio di rabbia o aggressività, per la gestione dei quali non ne sentono mai parlare.



Ci sono degli psicologi illustri che hanno lanciato questa proposta; ne cito uno, Daniel Goleman, uno degli psicologi più rinomati al mondo, tuttora vivente e autore di diverse pubblicazioni, tra le quali il bestseller mondiale:”Intelligenza emotiva”. RCS Libri Milano, testo che ho in casa. A questo argomento: “L’alfabetizzazione emozionale come prevenzione”, ha dedicato ben dieci pagine.



Sono trent’anni che in America e anche in paesi dell’Europa del Nord, sono state introdotte in Istituti privati, ore scolastiche dedicate all’“Alfabetizzazione emozionale” o “Apprendimento emozionale”, con ottimi risultati. Ecco un tentativo anche in Italia iniziato l’anno scorso: http://www.slidefinder.net/I/INTRODUZIONE/8517255



Se qualcuno è interessato a quel testo di Daniel Goleman, si può scaricare da questo sito gratuitamente:http://www.scribd.com/doc/47830591/Daniel-Goleman-Intelligenza-Emotiva



Quel capitolo lo si trova da pag. 225 in poi.



Nonno Eugenio. Un saluto a Milena, Sara e Marittimo.
?
2011-06-12 17:00:51 UTC
Tra una materia e l'altra introdurrei una mezzoretta di training autogeno sia per gli alunni che gli insegnanti e nell'ultima ora manderei un paio di alunni, sempre con l'insegnante di turno, in un qualsiasi centro per malati terminali a fare del tirocinio retribuito...
Joellina
2011-06-11 14:40:42 UTC
Sarò ripetitiva probabilmente, ma non viene insegnata la coerenza, l'onestà intellettuale, no, i prof x primi ti dicono che bisogna studiare tanto, perchè poi è una giungla fuori; d'accordo: ma non è con le compentenze che te ne esci vincente, in quanto il lavoro lo si impara con l'affiancamento! Neanche una mente eccelsa laureatasi con tutti 30 potrebbe arrivare in una multinazionale e iniziare a lavorare con scioltezza: andiamo... puoi studiare quanto vuoi, MA E' OVVIO che tutto quello che studi, fondamentalmente NON TI SERVE. Ma ti forma e ti da gli strumenti per valutare le situazioni lavorative con una certa famigliarità e intelligenza.... ecco tutto. Ah, e la giungla c'è si, ma si riferisce alla stroN ZA ggine dei colleghi, capi, all' INVIDIA che è velenosa più di qualunque lavoro ALIENANTE. Io ho dato le dimissioni 3 volte, ho 30, non m'importa di essere precaria ma se a tanti può sembrare una debolezza, io invece ho agito per non subire l'aria negativa che si respira in tantissimi uffici, e sono felicissima così, so cos'è la libertà e l'apprezzo ancora di più per sapere cos'è la vita d'ufficio. I soldi di una vita da impiegato non paga la felicità a cui tutti noi aspiriamo...
2011-06-11 08:35:34 UTC
Dirò una fesseria, ma ad esempio non si insegna tutta la legislazione legata al mondo del lavoro. Quando vuoi apprire un'attività oppure quando ti ritrovi disoccupato/a, a tuo rischio e pericolo devi girare per mille uffici prima di capire cosa devi fare e quali e quanti moduli devi compilare
Yasmine
2011-06-13 01:51:02 UTC
quanto la gente è sempre pronta a pugnalarti alle spalle per fare meglio di noi!!!
?
2016-12-13 12:59:41 UTC
Dipende anche dal tipo di lavoro che si fa, un amico lavora "dietro le quinte" nel senso che esegue lavoro tipo catena di montaggio pertanto ai titolari non interessa come arriva conciato a lavorare (con i capello rosa o blu o verdi) e i vari piercing se li è tolti solo in keeping with mero discorso di SICUREZZA sul lavoro. Lui non si trova a diretto contatto con il pubblico In alcun lavori invece l'aspetto esteriore è importante in quanto l. a. prima impressione è quella che conta (che poi l. a. character sia veramente onesta è un altro paio di maniche) Un avvocato che conosco è sempre tirato a lucido ma non gli affiderei in mano neanche mezza merendina, figurati una causa da vincere
2011-06-12 09:27:17 UTC
L'Evasione fiscale, Come comprarsi un politico,come falsificare bilanci,come fare compromessi,corrompere finanzieri..e quant'altro!

Sono tristemente sarcastico!
2011-06-11 05:10:08 UTC
insegnare a fare il modello 7 e 30... sai cos'è che più mi fa rabbia? è considerare anche nelle università materie come ETICA o SOCIOLOGIA delle materie OPZIONALI... perchè oggi nel mondo negli affari o nel mondo del lavoro in generale "QUESTE COSE NON ESISTONO" mi dicono. Allora qual'è la migliore soluzione a tutto questo? rassegnarci al sistema bell e buono com'è, a noi piace soltanto tornare a casa e lamentarci. oggi il mondo del lavoro è una GUERRA, o forse lo è sempre stato, allora forse il miglior modo per creare il futuro dei ragazzi è insegnargli a fare la guerra sin dall'infanzia. Non siamo scemi, crediamo nella possibilità di cambiare e le mie soluzione le riassumo così :

1) più materie utili anche sul mondo del lavoro (insegnare a fare un modello 7 e 30 non sarebbe poi male)

2) più etica, più schiaffi educativi (non sto parlando di violenza)

3) ripristinare quella propensione al sacrificio (OGGI MANCA ! )



Saluti :-)
il grigio
2011-06-11 04:27:16 UTC
è difficile specializzare il ragazzo solo su un argomento prima che possa avere la coscienza adatta per sceglierlo

e questo è un peccato in generale che deriva

forse dall'astrattismo di un lavoro ideale, ossia che ti porta a pensare che è bello solo fare il benzinaio "(perchè in verità è solo quello che hai visto fare di lavoro !)"



per poter capire e scegliere un lavoro devi vederlo eseguito e finito e con le sue conseguenze ,

osservando tutti i collegamenti che ci sono tra produzione-lavoro e necessità e utenza



così senza perderti in scervellamenti, appassionarsi dell'opera, del tuo futuro

puoi sentire che quello che ti interessa è lì dentro , nella vita di una società

vista da vicino

ma ci vorrebbero ore e ore di stage e visite distrattive che nessuno seguirebbe ;



il metodo, invece ,è quello di portare queste aziende direttamente nelle scuole

come dire in versione esplicativa, pratica, in scala, in depliàn ma non in formato pubblicità,

con trasparenza mostrando limiti e apici della tecnologia attuale usata e quindi la teoria

per lo studio da applicare.



per poter far questo neanche basterebbe acquistare una stampante o una fresatrice o un computer

per una scuola

perchè dietro ogni macchina ci sono differenze che a scuola non ti spiegano ,

a scuola non c'è l'ora di lettura "istruzioni macchina Singer" o istruzioni scheda video Nvidia

perchè sono già indietro con la conoscienza dei mezzi a partire dalle scuole minori

per questo soltanto un azienda può mostrarti una produzione e i vari reparti .



so però che i docenti cercano di far capire le tecniche diverse, i veri segreti dei vari lavori che non sono spiegabili facilmente

come anche gli errori o le speranze dalle quali incrementare lo sviluppo , la fantasia dei futuri ,

cose che pochi alunni seguono appasionatamente

perchè vivono da robot orari scolastici e schemi fin dentro le loro comitive ;



non assumono il buon senso della libertà e del piacere delle creazioni eseguite nel lavoro,

si vive più che altro di stili , modi di essere e stati di animo , nei quali si è incatenati come nella vaga occupazione che in quel momento è lo studio ;

non ci sono esperienze naturali che portano i giovani italiani a vivere costruendo .





nel discorso delle aziende si incapperebbe in un affollamento di strategie interne

che sarebbe semplicemente antipatico da vedere a contatto con le scuole

ma alla fine l'impegno gratuito di mostrare un lavoro ai giovani sarebbe la crescita di quel Paese di

cui parlano astrattamente a nome di tutti , per mercati privati .
isingar
2011-06-11 01:36:33 UTC
anche se sarebbe compito dei genitori, dovrebbero insegnare il rispetto ai ragazzi
๓αrιqυιтα *
2011-06-10 12:13:03 UTC
La scuola dà molta conoscenza ma nessuna competenza, cosa necessaria nel mondo del lavoro.
Vincenzo
2011-06-10 10:16:33 UTC
Un semplice concetto: siamo tutti uguali.
Sarah B.
2011-06-10 07:06:33 UTC
non si parla della vita di strada-cosa ci sia nelle strade dopo che finisci il liceo-la vera realtà che c'è la fuori-come devi campare- come devi affrontare i momenti bui della tua vita-come funziona il meccanismo della vera vita-devi farti un **** tanto per campare e se vuoi avere soldi ed essere ricco-come devi sconfiggere i "berlusconi"-devi sapere la legge della giungla nella quale sopravvivono solo i più furbi e i seri-devi capire che carte giocano la gente visto che ti vuole solo ******* come gli haker-devi saper sopravvivere sa solo senza che nessuno ti pulisce la cacca che fai
-Klepto -
2011-06-10 07:33:25 UTC
A pare mio si dovrebbe dare più senso di responsabilità e non saprei bene in che modo e se possa o meno essere un compito (anche) scolastico.



Nella mia limitata esperienza lavorativa (8 anni) mi sono riscontrata spesso con colleghe poco responsabili e serie professionalmente parlando. Ma non intendo in senso pratico ma proprio di comportamenti...



Io ad esempio lavoro a TURNO e quindi per noi non esistono festivi e/o fine settimana ma solo smonto notte e risposo e dove capitano capitano...io sono sempre stata molto disponibile per cambi necessari e/o altro anche se un cambio turno è sempre "sgradevole" e quindi ne ho sempre chiesti POCHI e solo se effettivamente indispensabili...e invece mi sono ritrovata con persone che a tavolino chiedevano cambi a destra e a manca per avere il venerdi sera o il sabato libero per uscire e andare a divertirsi...quando ho capito antifona...ho smesso di dare cambi...ma ti sembra una cosa da fare?



Ma questo è solo un banalissimo esempio...potrei parlare dei ritardi al cambio consegne che sono poco rispettosi nei confronti di più persone non che del datore di lavoro....oppure delle malattie prese senza il minimo ritegno...o dei permessi straordinari presi all'ultimo con motivazioni inesistenti...



A parer mio è poco rispettoso non solo nei confronti del datore di lavoro e dei colleghi ma anche di quelle persone che non hanno unl lavoro o che faticano ad arrivare alla fine del mese...



Ma come si fa ad insegnare questo tipo di responsabilità e di rispetto?
?
2011-06-10 07:06:37 UTC
studiare non serve, occorrono corsi pratici come questo



http://www.youtube.com/watch?v=V9tgrbF0gVA



ciao Sabrì


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