Non ho dei modelli di riferimento.
Ho riflettuto a lungo prima di rispondere, cercando tratti comuni tra le persone che giudico interessanti... E no, non ce ne sono. E, quando ci sono, non sono così determinanti.
Sono convinta che tutto dipenda dalla nostra capacità (e disposizione, e desiderio) di lasciarci stupire, di lasciarci affascinare, e che le qualità degli altri c'entrino relativamente.
Non si tratta neppure di trovar simpatici gli antipatici o interessanti i noiosi; non si può mentire a se stessi. Ma porsi, almeno, in maniera rispettosa, educata, davvero aperta all'ascolto, credo che davvero non costi nulla, e che anzi possa riservare piacevolissime sorprese. Senza fare inutili paragoni col passato, senza aspettarsi che ci venga dato qualcosa che ci è stato già dato, di molto appagante, di fronte a cui tutto appare mediocre.
E se, nonostante tutto, questi altri continuano ad apparirci banali, noiosi, che almeno evitiamo di ferirli.
Trovo estremamente offensivo quell'atteggiamento di "attesa" che qualcosa accada, la presunzione che gli altri siano lì per allestire uno spettacolo a nostro uso e consumo.
Almeno ci si potrebbe sforzare di dimostrare un briciolo di cortesia; in fondo si tratta di poco tempo (non capisco, poi, perché costringersi a queste torture: non è molto meglio andare via?).
Ma no, che cortesia, non sia mai che ci accusino di essere ipocriti.